mercoledì 1 maggio 2013

“Bigiotteria” e allergie: la mia esperienza



Sin da quando ho cominciato a creare bijoux “ad uso personale”, mi sono posta il problema di come avrebbe reagito la mia pelle al contatto con i vari materiali utilizzati nella fase sperimentale, poiché ho una cute estremamente sensibile e reattiva a QUALUNQUE COSA (dai tessuti sintetici ai cosmetici, fino ad arrivare all'intolleranza al SOLE).
Ho sempre preferito la bigiotteria easy ai metalli preziosi e fin dall'adolescenza mi sono “costruita” gli accessori inserendo ciondoli, bottoni, pendagli di lampadari a dei laccetti in raso o cotone che amavo aggrovigliare attorno al collo, utilizzando monili in metallo solo in rarissimi casi.
Quindi nell'indossare le mie prime creazioni in rame, mi sono stupita del fatto che non mi fosse spuntata nemmeno l'ombra di una bollicina o chiazzetta rossa.



Di conseguenza ho deciso di approfondire il tema delle cosiddette “allergie ai metalli” soprattutto nel momento in cui ho iniziato a proporre le mie creazioni ad altre persone, per essere certa di produrre oggetti di qualità e per tentare di dare delucidazioni quanto più possibile esaurienti alla fatidica domanda: “non è che poi mi fa allergia?"

Ora, assodato che non dispongo delle competenze scientifiche e/o mediche per rispondere in termini di inconfutabile certezza, posso fornire le informazioni che ho recuperato sul web in proposito, attraverso le quali si deduce che il rame puro non contiene nichel il quale è responsabile, nella maggior parte dei casi, di reazioni allergiche. Paradossalmente il nichel è molto diffuso proprio nella produzione di bigiotteria, in particolare per la placcatura in oro e argento, quindi, meglio diffidare del materiale “argentato” se non garantito come argento 925. 
Anche l’acciaio, in particolare quello chirurgico, spesso implantato all'atto del piercing, è contaminato dal nichel (il mio povero nasino, prima forato e poi ridotto a un deforme pomodoro tumefatto, ne è testimone diretto….  L ). Ma non solo: anche l’oro bianco può essere in lega con il nichel.
(Fonte:
http://www.ing.unitn.it/~colombo/ALLERGIA_AL_NICHEL/relazionenichel.htm)

Anche in base alle seguenti fonti, emerge che tra le sostanze allergizzanti, il rame puro non è menzionato tra i metalli “incriminati”.

Da Dermatologia Legale

“ Per le reazioni di natura allergica
le sostanze nocive sono anch'esse numerose e catalogate in ben definiti gruppi di sostanze.
Al primo posto come responsabilità ci sono i metalli, come gli oggetti e le sostanze fatte da nichel, cromo, cobalto e mercurio; essi si trovano anche negli alimenti in tracce e questo è molto importante per la cura e la prevenzione delle dermatiti da contatto allergiche, dal momento che il paziente non deve venire a contatto con i metalli verso cui è allergico, ma deve anche astenersi dall'ingerirli. Il nichel e' il metallo che piu' di tutti causa allergia sulla pelle e dal momento che esso si trova in quasi tutti gli oggetti di metallo e anche in cibi come frutta secca, legumi, cioccolato, asparagi, spinaci, pere, prugne e soprattutto alimenti in scatola, si capisce bene quanto sia difficile non venire a contatto con esso […]”

E da Wikipedia

“Tipi di allergene: 
Nichel 
Il nichel è un metallo presente in molti oggetti, come occhiali, collane, monete, cinturini di orologi ecc. Ma non solo, il nichel è presente nella maggior parte dei cosmetici, dei saponi e degli shampoo.
Cromo 
La fonte principale di cromo è il cemento, ecco perché molti muratori e lavoratori nei cementifici sono colpiti da dermatite. Il cromo è presente anche nei detersivi, nei saponi, nei tessuti ecc.
Cobalto 
Il cobalto è presente nel cemento e in varie leghe metalliche, inchiostri, tinture, oli lubrificanti.
Coloranti 
Vengono utilizzate nel settore tessile, nella cosmetica, nella lavorazione delle pelli, nella tintura di capelli.
Resine 
Le resine sono utilizzate nei settori industriali, elettrico, automobilistico, navale, ecc., ma anche nella preparazione di protesi chirurgiche e odontoiatriche.”

Per concludere, non posso che sottolineare l’attenzione che pongo nella produzione dei miei “gioielli”,  partendo dall'utilizzo di rame puro e non ricorrendo ad agenti chimici per la lavorazione della superficie delle creazioni: la patinatura o il processo di brunitura è ottenuto esclusivamente a fiamma viva.

L’aspetto negativo per quanto concerne l’utilizzo del rame è la formazione del verderame, che può generarsi  con il tempo, in condizioni ambientali di particolare umidità o se a contatto per molte ore con il sudore.
Ciò può essere evitato con la normale cura e manutenzione dei bijoux, pulendoli con un panno morbido ogni volta che li si indossa e conservandoli al riparo da luce ed aria.
E’ inoltre importante evitare il contatto con profumi e cosmetici e fare attenzione a non indossarli troppo a lungo a diretto contatto con la pelle (esattamente come raccomandato nella maggior parte di blog che trattano di bijoux handmade!)

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